Come sarà la tua prossima fiera virtuale?

Grande o piccola, globale o di nicchia, la tua prossima fiera virtuale sarà come la vuoi tu e come la vogliono i tuoi espositori e visitatori. E avrà sicuramente 2 cose.

Che tu organizzi fiere di professione e voglia affiancare alle fiere in presenza anche le fiere virtuali o che tu voglia organizzare una fiera virtuale personale, con i tuoi prodotti e servizi finalmente al centro dell’attenzione e senza concorrenza, tutto quello che ti serve è un’accurata progettazione e la risposta ad una domanda: che esperienza vuoi creare per i tuoi espositori e per i visitatori della tua prossima fiera virtuale?

La tecnologia non è infatti più un limite, ma un infinito insieme di possibilità: di creare eventi progettati davvero sulle esigenze e sugli obiettivi di organizzatori e partecipanti, investitori e sponsor; di realizzare esperienze capaci di rimanere nell’immaginario e di farsi desiderare tra un appuntamento e l’altro o di estendersi nel tempo come saloni dalle porte sempre aperte; di avere tutto sotto controllo grazie a dati in real time osservabili e gestibili prima, durante e dopo ogni attività. E se questo è vero per eventi e congressi, lo è anche per le fiere.

Perché sì, nel caso in cui tu ancora te lo stessi chiedendo, le fiere virtuali esistono e non sono più soluzioni di emergenza da adottare in caso di pandemie e guerre (anche se purtroppo, pare che sia queste l’esperienza che siamo al momento chiamati a farne, per lo più).

Sono, e saranno sempre di più, strumenti di lavoro concreti, affidabili e strategici sui quali molti business faranno affidamento nel prossimo futuro.

Come facciamo a dirlo?
Lo vediamo con le società e le aziende che stanno già sperimentando questi percorsi con SharEvent. Dapprima spinte dal panico e dal terrore di perdere quote di mercato a causa di lockdown che hanno impedito l’organizzazione di fiere in presenza, sono diventate velocemente capaci di integrare stabilmente le fiere virtuali nel proprio set di strumenti di vendita e di marketing: da sole, a complemento di eventi in presenza o come esperienze ibride capaci di aprire le sale espositive a tutto il mondo senza chiedere al mondo di spostarsi da casa.

Quindi sì, diciamo che nell’ultimo anno e mezzo abbiamo avuto un panorama privilegiato su tutta una serie di settori (dall’elettronica all’abbigliamento, dal recruiting all’education) che hanno prima timidamente e poi sempre con maggior coraggio fatto esperienza di quanto la tecnologia potesse diventare uno strumento strategico nel proprio business.

Questo ci ha permesso di arrivare, dopo un anno e mezzo circa, a tracciare alcune linee di tendenza che ci permettono di prevedere come saranno le fiere virtuali, quantomeno dell’autunno-inverno 2022-23. E magari anche la tua. Eccole:

1. La tua prossima fiera virtuale ha esperienze progettate intorno alle persone

Diciamocelo chiaramente: non è più accettabile pensare, all’interno di un ambiente virtuale, di avere limiti ed orari. Non lo accetteremmo come fruitori e quindi non c’è ragione per cui dovremmo imporlo ai visitatori della nostra fiera virtuale, a maggior ragione quando con loro vogliamo fare business. Tanto più che questo non vuol dire assolutamente che dobbiamo avere persone fisicamente presenti 24 ore su 24 a presidiare lo spazio dall’altra parte dello schermo. La tecnologia può farlo per noi, aiutandoci allo stesso tempo a garantire ai nostri visitatori esperienze soddisfacenti e personalizzate in ogni fase del loro customer journey. Possiamo lasciare loro la possibilità di avvicinarsi a noi e scoprire prodotti e servizi come e quando per loro è più comodo grazie a percorsi e attività da gestire in piena autonomia. Allo stesso tempo possiamo essere pronti a fornire loro supporto nel momento in cui desiderano approfondire la nostra conoscenza, fino a prevedere strumenti di contatto per un’assistenza personalizzata dedicata a quanti, ormai convinti della proposta, vogliono passare all’azione. Tutto quello che serve (e non è poco, no) è una buona progettazione e una tecnologia solida. E se vuoi vedere come sono fatte, puoi provare insieme a noi, qui.

Ogni strumento di business – e tale è una fiera – deve produrre risultati, possibilmente superiori alle risorse consumate. Per avere sotto controllo questo rapporto non solo all’inizio e alla fine della fiera, che è già molto importante, ma soprattutto durante il suo svolgimento servono dati: precisi, aggiornati e disponibili in real time, perché così sono davvero strumenti di lavoro per te, per i tuoi collaboratori, per gli espositori, finanziatori e sponsor. Beh, la tua prossima fiera virtuale, che sia totalmente tale o che vada a complemento di un’esposizione fisica, non può non produrre dati.
Anzi, ne produce talmente tanti che l’impegno è farli diventare strumenti di controllo, d’azione, di marketing e di sviluppo. Anche in quel caso tutto quello che davvero serve è, quindi, una buona progettazione – per far sì che siano raccolti i dati importanti e che questi siano resi disponibili per essere letti ed analizzati in maniera efficace – e una tecnologia solida, affidabile e sufficientemente semplice da rendere tutto questo non solo possibile, ma agevole e veloce.

Un esempio? Eccolo qui, possiamo costruirlo insieme al tuo prossimo progetto.

 

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