Sai cosa manca al tuo webinar?

Finché era l’unica opzione bastava che funzionasse bene, ma ora che il webinar gareggia per l’attenzione dei tuoi partecipanti con tanti altri strumenti come puoi mantenerlo competitivo?

Probabilmente nell’ultimo anno hai fatto più webinar che telefonate, tra quelli che hai organizzato e quelli ai quali hai partecipato, e così hai maturato una considerevole esperienza sia dal lato organizzativo che come partecipante. 

Hai imparato a scegliere la tecnologia più semplice ed affidabile, magari anche la meno costosa, e hai sperimentato sia la comodità di poter frequentare eventi in tutto il mondo senza spostarti dalla tua scrivania che di poter coinvolgere relatori di calibro internazionale senza spendere cifre esorbitanti per la loro logistica e ospitalità. 

Insomma, nell’arco degli ultimi tre anni il webinar è diventato uno strumento talmente semplice tanto da organizzare che da fruire che, anche oggi che non è più obbligatorio utilizzarlo, pure tante organizzazioni, aziende e società hanno tutta l’intenzione di continuare a tenerlo come uno strumento a disposizione. 

Perché?

Perché è pratico, agile, economico, funzionale e si presta a molte occasioni e appuntamenti. 

 

Tramite webinar si possono fare corsi di formazione e aggiornamento, sessioni di mentoring, presentazioni di prodotti, persino piccole convention aziendali. Va bene per il B2C come per il B2B, per le società come per le associazioni professionali. Si presta ad eventi grandi e piccoli, può essere utilizzato per eventi in diretta e può essere registrato per una futura ricondivisione.

Ma proprio per tutto questo è ora che inizia la vera sfida.

Proprio ora che i webinar sono diventati uno strumento troppo comodo per rinunciarvi, ma non abbastanza da essere l’unica alternativa possibile, entrano in diretta competizione con tutti gli altri strumenti che ogni giorno gareggiano per l’attenzione delle persone con le quali vogliamo comunicare. 

 

Come si vince questa corsa all’attenzione?
Per differenza, come (quasi) sempre, e stando sulla frontiera a sperimentare il cambiamento. 

Ma in pratica?

Possiamo amentare il valore dell’esperienza che si offre ai protagonisti di ogni webinar, che sono da una parte gli organizzatori/relatori e dall’altra i partecipanti, e lavorare sull’interattività.

Certo, qualcuno potrebbe osservare che anche la più semplice delle piattaforme consente forme di interazione tra speaker e partecipanti, che siano chat o la possibilità di intervenire in diretta aprendo microfono e video per parlare direttamente con il relatore e gli altri partecipanti.

Ma basta? Davvero? Nel 2022?

No.

No perché lo abbiamo sperimentato tutti e tutte in prima persona.

Nessuno strumento è sufficiente se non diventa un tassello di un’esperienza più completa, ricca e articolata. E soprattutto se chi quegli strumenti li deve utilizzare non riesce ad integrarli nella SUA esperienza di fruizione: se non producono un valore, rischiano di rimanere potenzialità inespresse.

Se invece si rovescia la prospettiva e il webinar diventa solo una parte – anche se centrale, certo – di un’esperienza che inizia prima e finisce molto dopo, dove strumenti diversi si integrano come tasselli di un puzzle per diventare qualcosa di più completo (attenzione, non stiamo dicendo più complesso, anzi!), ecco, è proprio lì che si vede il nuovo.

Facciamo un esempio.

Se vogliamo realizzare un ciclo di webinar per promuovere la formazione e l’aggiornamento dei dipendenti di un’azienda possiamo sicuramente inviare una mail a tutti gli interessati con il calendario degli appuntamenti, le informazioni rilevanti e i link per la fruizione dei contenuti. Poi, per ogni appuntamento, possiamo realizzare i webinar dove prevediamo la possibilità non solo di utilizzare la chat per comunicare tra partecipanti e con i relatori, ma anche una o più sessioni di Q&A durante le quali sia possibile fare domande e ricevere risposte in diretta.

Alla fine di ogni appuntamento, magari, inviamo la registrazione del webinar non solo a chi non ha potuto partecipare, ma a tutti gli iscritti, perché anche chi ne ha fruito in diretta possa rivederlo se ne ha voglia.

In un secondo caso siamo sempre la stessa azienda che vuole realizzare lo stesso ciclo di webinar.
Stavolta, però, nella mail che inviamo a tutti i partecipanti inseriamo un link per l’accesso ad un minisito realizzato ad hoc e sul quale le persone possono iniziare a leggere tutte le informazioni sugli appuntamenti previsti, approfondire contenuti dedicati e possono creare un profilo personale con il quale interagire fin da subito con gli altri partecipanti. Magari possono anche iniziare a partecipare a piccoli giochi di valutazione delle competenze o a quiz per valutare i loro fabbisogni, curiosità o semplicemente temi che desiderano approfondire. Le informazioni raccolte durante queste attività possono essere utilizzare per costruire contenuti più mirati per i webinar, mentre la partecipazione può essere ricompensata con crediti aziendali, visto che contribuisce a rafforzare il sistema di relazioni aziendali e a fare team building senza il bisogno di realizzare ulteriori appuntamenti. Così un progetto nato con una finalità può acquisirne subito almeno un’altra, a tutto vantaggio dell’azienda.

Durante il webinar, survey e quiz possono essere usati per stimolare ulteriormente la partecipazione, l’interazione e l’acquisizione di altre informazioni, oltre che per rendere più efficace la formazione. I relatori possono condividere in tempo reale materiali e documenti sulla piattaforma web e addirittura ogni partecipante può fare altrettanto con tutti i contenuti che ritiene utili per i colleghi. In più tutte queste interazioni, questi scambi e questi contenuti rimangono nel patrimonio aziendale per essere ulteriormente analizzati, studiati e capitalizzati.

Tutto molto bello ma troppo complicato?

Certo, se si pensa di dover creare ogni tassello di questo puzzle utilizzando strumenti diversi e di doverli integrare con una regia artigianale saremmo in primi a dirvi di lasciar perdere. 

Ma se invece ci fossero degli strumenti che vi consentono non solo di immaginare tutto questo (e altro, molto altro), ma anche di realizzarlo da un unico sistema di creazione e gestione non sarebbe tutto più facile?

Ah, ci fossero… 😉

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