Come presentare un evento al tuo pubblico

Quali sono gli strumenti che possono aiutare a raccontare un evento e ad attirare partecipanti? Vediamone insieme alcuni.
Se lo costruisci, lui tornerà

È la frase di più celebre del film L’uomo dei sogni ma no, non funziona allo stesso modo per gli eventi.
Organizzare un evento e sperare che i partecipanti arrivino in massa o continuare a riproporre sempre il solito format di evento sperando che i partecipanti ritornino ancora e ancora è un bel sogno, ma la realtà dei fatti è che per avere tante iscrizioni devi impegnarti su tutti i fronti, sempre.

La presentazione dell’evento è forse la prima cosa che viene scritta, ed è sicuramente la cosa più importante che viene letta o anche semplicemente guardata da un partecipante per decidere se andrà o meno a quell’evento.
Sembra banale, ma non lo è affatto. Scrivere una buona descrizione dell’evento, che riesca a far entrare l’interlocutore nel mood della manifestazione, è la prima e forse più complicata azione necessaria per incrementare le iscrizioni al tuo prossimo evento.

Come farlo? Secondo noi la strategia è quella di Parlare prima al Coccodrillo.

Oren Klaff nel suo Pitch Anything, di cui vi consigliamo a prescindere la lettura, spiega come il cervello dell’essere umano sia diviso in 3 parti, il cervello primordiale detto anche di coccodrillo, il cervello medio e la neocorteccia.
Quando scriviamo una presentazione, lo facciamo in maniera molto analitica, ci immergiamo in un contesto che conosciamo bene e, con grande dovizia di particolari, descriviamo ogni minima situazione. Mentre scriviamo pensiamo che più informazioni diamo, più siamo precisi, più chi leggerà sarà affascinato da quella miriade di dati.
Sarebbe tutto ottimale se fosse così, ma purtroppo, non lo è.
Per scrivere una presentazione usiamo la Neocorteccia. La Neocorteccia è la parte più evoluta del nostro cervello, quella che ci ha permesso di inventare la ruota e mandare l’uomo sulla luna. Chi ci legge per la prima volta invece lo fa usando il cervello di coccodrillo che è la parte più istintiva, quella che nella nostra storia di uomini abbiamo usato per prima e che durante l’evoluzione ci ha salvato la vita.
Il cervello di coccodrillo tende a scartare tutto ciò che ritiene pericoloso, noioso, troppo difficile e lo fa in maniera istintiva. In pochi secondi vaglia se c’è un’opportunità e solo dopo decide se passare o meno l’informazione alla Neocorteccia per un’analisi effettiva.

Se siete noiosi, prolissi e non attirate l’attenzione, il coccodrillo semplicemente vi ignorerà.

All’inizio di questo articolo ho cercato di essere poco convenzionale e se ha funzionato, dovreste aver avuto quel sobbalzo necessario a farmi passare alla guardia del Coccodrillo e parlare direttamente con la vostra Neocorteccia.

Dunque, per vincere il coccodrillo ed evitare di vanificare il lavoro del marketing, sarà importante seguire alcune regole. Vediamo quali.

Un’immagine, spiega più di tante parole

Scegli un’immagine evocativa, che riesca a centrare lo spirito del tuo evento. Se è un evento di un guru del settore, inserisci un’immagine che catturi il suo entusiasmo e la sua capacità di “trasmettere”. Se stai organizzando un meeting e vuoi incentivare il networking, mostra una foto che metta in evidenza questo aspetto.

Non ti limitare a scegliere un’immagine della città dove si svolge l’evento. È sicuramente vero che gli eventi sono un’occasione per viaggiare e conoscere luoghi meravigliosi, ma se proprio il tuo cliente insiste per l’immancabile “skyline” cerca di aggiungere anche altre immagini con un focus più preciso.

Resta sul semplice

In parte l’abbiamo già scritto: evita di scrivere troppo. La tua descrizione non è la guida galattica per autostoppisti. È la ragione che spingerà o meno qualcuno a frequentare il tuo evento. Evita di aggettivare qualsiasi cosa. Racconta invece in maniera chiara i relatori che saranno presenti all’evento, i goal della partecipazione e fallo prediligendo testi di facile lettura.

Ascolta i partecipanti

Se hai seguito i nostri consigli, dovresti essere riuscito a raccogliere un bel numero di survey con un bella quantità di risposte che ti hanno fatto capire cosa stavi sbagliando e cosa invece facevi nel modo giusto. È arrivato il momento di scriverlo. Sii sintetico ma, se qualcosa è andato bene, usalo a tuo favore. Se qualcosa in passato è andato male, evita le scuse, ma scrivi la soluzione come fosse una novità.

Ottimizza la descrizione per il SEO

SEO sta per Search Engine Optimization e rappresenta la tecnica con la quale si cerca di far apparire più in alto il proprio sito nei motori di ricerca. Usa parole e frasi che sai i tuoi partecipanti useranno durante le ricerche su internet. Evita però di scrivere 100 volte la stessa parola o ti prenderai una penalizzazione e ricordati che la leggibilità è la cosa più importante.

AdWords

Non tutti lo fanno, ma sopratutto se si ha poco tempo ed è rimasto un po’ di budget è possibile attivare campagne di advertising con Google AdWords.
AdWords è lo strumento pubblicitario di Google che permette, spendendo qualcosa per ogni click dell’utente, di essere posizionati sopra i risultati organici naturali. È sicuramente una strategia rischiosa, ma può essere l’unico modo per dare visibilità al proprio evento quando questo non ha una sua storia e il tempo a disposizione per crearne una è davvero poco. Puoi magari affidarti ad un esperto per questo tipo di campagne per massimizzare i risultati con spese sostenibili.

Queste sono alcuni immediati strumenti che puoi utilizzare per raccontare bene il tuo evento al tuo pubblico e raccogliere ed aumentare il numero delle iscrizioni. Se vuoi saperne di più contattaci e scopriamo cosa può fare SharEvent per il tuo evento. Scopri come.

Comincia adesso a pianificare il tuo evento